Secondo amore

Quante storie può raccontarci una foto?
Una, due, tre, mille o nessuna.
Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi

Immagine della settimana

Progetto realizzato da Luca Zanaroli

@ Foto di Luca Zanaroli

Oggi ci troviamo a Patù, piccolo paesino del Salento in provincia di Lecce e guardiamo questa stanza da un’inquadratura insolita. Molto probabilmente ci troviamo sotto una volta a stella* con lo sguardo rivolto in giù.
Ci troviamo in quello che potrebbe essere un ingresso oppure un disimpegno di un palazzo storico. L’indizio principale è il pavimento: al centro osserviamo una decorazione con elementi in cementine mentre lungo il perimetro la pavimentazione assume un colore monocromo. A destra, a sinistra e in basso si aprono tre porte e intravvediamo una decorazione del piano di calpestio differente. I serramenti sono rigorosamente bianchi, quasi sicuramente in legno con maniglie in ferro. Verso l’alto della foto appare una finestra.
Gli unici elementi di arredo sono una poltrona e un tavolino, che forse era uno sgabello recuperato in qualche vecchio solaio e risistemato. Potrebbe essere un’idea da copiare: vecchi mobili o mobiletti, forse fatti a mano e con materiali pregiati, possono trovare una nuova vita e funzione nelle nostre case.

Perché mi ha colpito

Recupero del pavimento
Semplicità

*Per saperne di più sulle volte a stella salentina potete consultare la pagina wikipedia

Appartamento SD

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Immagine della settimana

Progetto realizzato da Nomade Architettura Interior Design

@ Foto di Nomade Architettura Interior Design

L’immagine di oggi ritrae una camera da letto di un appartamento che si trova a San Donato Milanese. La prima impressione è la sensazione di trovarsi in un luogo di vacanza, magari lontano dalla metropoli, dalle finestre potrebbe entrare il profumo del gelsomino in fiore e gli interni odorano di legno.
In primo piano ci accoglie quello che sembra essere un comodo e morbido letto matrimoniale con tanti cuscini abbinati tono su tono. Sulla destra troviamo un mobile basso con tre cassetti perfetto per la biancheria, mentre sullo sfondo una importante porta scorrevole in legno grezzo con struttura in ferro di colore nero che permette lo spostamento dell’anta lascia scorgere una utile e forse capiente cabina armadio.
Si accede alla stanza attraverso una porta posta sulla destra che nasconde nell’esiguo spazio tra di essa e il muro una scarpiera. Un’idea utile da copiare: spazi di risulta nelle case ce ne sono diversi e si possono sfruttare con piccoli mobili.
L’illuminazione è affidata a un lampadario in vimini, mentre un punto luce a parete posto a lato del letto garantisce la possibilità di leggere un buon libro prima di addormentarsi. Sicuramente ce ne sarà un altro simmetrico, ma che risulta fuori dal nostro campo visivo.

Perché mi ha colpito

Cabina armadio
Idea salvaspzio

Casa Falù

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Immagine della settimana

Progetto realizzato da Manuarino

@ Foto di Gabriele Rivoli

Oggi siamo a Monte di Procida (Napoli), un comune che si trova nella parte più estrema della penisola flegrea che guarda verso l’ìsola di Procida.
In questa immagine la protagonista indiscussa è la carta da parati. L’ambiente è inquadrato di scorcio e mostra una camera matrimoniale: il letto con la testata morbida è appoggiato a una parete caratterizzata da una decorazione geometrica di colore rosa carne su fondo bianco. Se non mi inganno dovrebbe trattarsi di carta da parati: un’idea interessante da sfruttare per personalizzare un ambiente. Oggi giorno ce ne sono in commercio di diverso tipo – niente a che vedere con lo stile polveroso degli anni ’70/’80 del secolo scorso – facili da posare e anche da rimuovere.
La luce piove dall’alto lungo il perimetro di una porzione di soffitto: una striscia di led dalle tonalità calde è stata inserita in una scanalatura appositamente creata per dare risalto alla parete decorata e al contempo rischiarare l’ambiente con una luce diffusa. Sul comodino è appoggiato un abat-jour non convenzionale, forse l’evoluzione stilizzata di una antica lanterna ad olio: un bulbo luminoso dalla forma a sfera è circondato da un elemento decorativo che ricorda l’impugnatura di un lume di altri tempi.
Sulla sinistra appare una porta scorrevole aperta che introduce lo sguardo verso una cabina armadio.
Nel complesso la stanza sembra piccola, ma i piccoli accorgimenti messi in atto rendono l’ambiente non noioso.

Perché mi ha colpito

Uso della carta da parati
Studio della luce

Interni AV

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Immagine della settimana

Progetto realizzato da INT2architecture

@ Foto di INT2architecture

Capita spesso di entrare in un soggiorno e scoprire che il protagonista assoluto dell’ambiente sia lo schermo della TV che negli anni è diventato sempre più grande. Qui troviamo un proiettore e questo lascia immaginare che la parete di fronte sia completamente libera, liscia e di colore bianco. L’occhio può quindi concentrarsi su altri dettagli. L’occhio può quindi concentrarsi su altri dettagli.
La stanza si presenta idealmente divisa in due parti.
A sinistra troviamo la zona relax e conversazione. Un largo e comodo divano abbinato a morbidi cuscini sembra il luogo ideale dove riposarsi o conversare con gli amici. Un tavolino dal design leggero e dalle linee moderne è perfetto per appoggiare una calda tazza di cioccolata o un libro.
Un ampio tappeto definisce idealmente dove finisce la porzione di ambiente dedicata al soggiorno.
A destra un tavolo consolle con cassetto abbinato a una sedia imbottita che sembra quasi una poltroncina caratterizza l’angolo della stanza adibito a zona studio o lavoro.
L’intero ambiente è delimitato da un lato da una parete attrezzata a libreria incassata nel muro e dall’altro da quella che potrebbe essere un’ampia apertura vetrata, che possiamo solo immaginare.
Interessante l’uso di diversi tipi di illuminazione artificiale: una lampada da terra affiancata al divano garantisce la luce diffusa alla stanza, un faretto applicato alla libreria e direzionato verso la piccola scrivania illumina la zona lavoro, mentre due piccoli faretti bianchi appesi alla mensola danno risalto a due quadri. Ci troviamo a latitudini molto diverse dalle nostre: l’appartamento si trova in Russia a San Pietroburgo e qui si alternano periodi dell’anno caratterizzati da molte ore di luce a periodi in cui i raggi del sole sono solo un lontano ricordo.

Perché mi ha colpito

Il proiettore
Uso della luce artificiale

Sweet home

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Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.

Immagine della settimana

Progetto realizzato da Eutropia Architettura

@ Foto di Eutropia Architettura

La foto è stata scattata a Firenze, non so se dalle finestre sia possibile ammirare la Cupola del Brunelleschi* di certo siamo in un appartamento dallo stile moderno.
Lo sguarda abbraccia uno scorcio della zona giorno e l’attenzione viene subito catturata dalle plafoniere appese al soffitto. L’accostamento di tre punti luce dalle forme differenti, ma dello stesso colore e materiale garantisce il successo e l’originalità della composizione. Quattro sedie di colore nero, come i lampadari, sono accostate a un tavolo bianco dalle linee semplici, ma decise.
In secondo piano una scala a vista in legno, accuratamente disegnata insieme al corrimano che si appoggia esattamente alla mezzeria di ogni gradino, lascia immaginare che al piano superiore sia dedicata la zona notte.
A sinistra sullo sfondo si intravvede un angolo della cucina inondata di luce: due ampie finestre con gli infissi tinteggiati di bianco e i pensili dello stesso colore favoriscono il riverbero della luce. Unico elemento che risalta è il paraschizzi disegnato come se fosse un dettaglio di un quadro di Maurits Cornelis Escher** in cui si alternano le tonalità chiare del rosa pastello e del grigio.
Guardando con più attenzione il pavimento si può inoltre notare un cambio di materiale tra la zona pranzo e la cucina: da una parte abbiamo un parquette a listelle lunghe, dall’altra sembrerebbe esserci una resina, non appaiono infatti fughe. Idea da copiare: usare il cambio di materiale di rivestimento per definire il cambio di destinazione d’uso di una stanza quando non si ha abbastanza spazio per dividere con porte e pareti.

Perché mi ha colpito

Accostamenti
Disegno del paraschizzi
Uso dei materiali

*non è un errore di battitura la “C” maiuscola, ma un doveroso atto di riconoscenza verso un architetto e ingegnere che ha dato un contributo indiscutibile alla storia dell’arte e non solo. (La cupola del Brunelleschi. La nascita avventurosa di un prodigio dell’architettura e del genio che lo ideò)

**se qualcuno avesse voglia di approfondire la conoscenza dell’artista potrebbe leggere il testo Lo specchio magico di M.C. Escher scritto dal matematico Bruno Ernst suo caro amico.

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