Un appartamento al mare

Quante storie può raccontarci una foto?
Una, due, tre, mille oppure nessuna.
Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.

Immagine della settimana

Progetto realizzato da mag.MA architetture

@ Foto di Alberto Piovano

Ci troviamo un appartamento a Sanremo (Imperia).
Bianco latte, marrone nocciola e azzurro mare: la combinazione di colori messa in gioco per definire questo appartamento.
La foto è stata scattata di scorcio e inquadra la zona pranzo e la cucina. L’incontro tra il piano orizzontale e le pareti avviene in maniera netta: niente zoccolino che corre lungo il perimetro della stanza. Il passaggio tra i due materiali e le due funzioni si realizza in maniera decisa.
In primo piano è collocato un tavolo bianco dalle linee semplici abbinato a sei sedie modello “Milano”.
Sulla destra una porta a finestra incornicia il mare: sembra quasi che si possa toccare. Una ringhiera riporta i pensieri alla realtà e lascia intuire che la casa si trovi a un piano alto di un edificio fronte mare. Infatti, ci troviamo in Liguria dove ogni centimetro disponibile è stato sfruttato in altezza.*
In un’ampia nicchia sullo sfondo è situata la cucina: un mobile bianco, che può essere utilizzato come piano di lavoro per preparare pranzi e cene, divide idealmente l’ambiente in due aree funzionali.
Inoltre il controsoffitto, collocato solo nella porzione soprastante cucina e zona pranzo, suggerisce che l’altra parte della stanza non inquadrata nella fotografia sia dedicata a una diversa funzione: il soggiorno.


Da architetto apprezzo tantissimo la sincerità nell’uso dei materiali e l’incontro tra pavimento e muri. Inoltre il dettaglio della penisola della cucina che si discosta di pochi centimetri dalla parete per sottolineare sia la diversa funzione dell’elemento sia il materiale differente fa emergere lo studio accurato che il progettista ha dedicato a questo appartamento.
Da mamma sempre in bilico tra lavoro, figli e cura della casa, invece, vedo “solo” un problema di gestione: quanta polvere si insinuerà in questo angolino? Quanti piccoli oggetti la mia prole riuscirà a incastrare innocentemente in questa fessura? Quante volte, mentre pulirò il pavimento, maledirò l’assenza dello zoccolino?

Perché mi ha colpito

Coerenza compositiva
Semplicità
Uso dei materiali

*Per chi avesse voglia e tempo consiglio la lettura del breve romanzo di Italo Calvino La speculazione edilizia

Cranes Attic

Quante storie può raccontarci una foto?
Una, due, tre, mille oppure nessuna.
Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.

Immagine della settimana

Progetto realizzato da Gosplan architects

@ Foto di Gosplan architects

Oggi siamo in una città portuale: questa Foto è stata scattata a Genova.
L’ambiente, all’apparenza semplice, è definito da un pavimento color miele accostato a pareti verticali bianche che alla loro sommità incontrano un soffitto color antracite. Nulla è lasciato al caso.
I protagonisti sono quatto sedie in stile scandinavo con la seduta di colore fucsia e le gambe in legno e metallo e una antica madia in legno. Questi arredi accostati a un tavolo moderno risolvono e danno carattere alla zona pranzo.
Sulla destra, in una rientranza, ci sono due porte. Chissà cosa si cela dietro? Probabilmente un bagno e una camera da letto.
Sempre da questa parte si intravvedono alcuni gradini: una scala collega la zona giorno della casa a un altro livello. Cosa ci sarà al piano superiore? Forse altre stanze per dormire oppure uno studio.
Sullo sfondo la parete è interamente occupata dalla cucina: mobili bianchi in cui gli unici elementi che si distinguono sono il forno con il piano cottura e il lavello. A sinistra la luce naturale fa il suo ingresso attraverso una finestra, mentre a destra si incontra una rientranza che potrebbe essere il vestibolo di ingresso.
La parte sommitale delle pareti è definita dall’utilizzo di un controsoffitto attrezzato per sfruttare in altezza lo spazio come libreria e come ripostiglio, inoltre serve a delimitare le zone di transito della casa come l’ingresso o l’anticamera.


Devo ammetterlo la mia curiosità mi ha guidata a curiosare la planimetria del progetto per rispondere alle mie domanda. La scala collega l’attico con il tetto dove si apre un ampio terrazzo che si affaccia sul porto di Genova, mentre, come previsto, le porte conducono al bagno e alla stanza da letto.

Perché mi ha colpito

Soluzioni salvaspazio
Abbinamento dei colori
Rapporto antico/moderno

Trilocale viale Tunisia

Quante storie può raccontarci una foto?
Una, due, tre, mille oppure nessuna.
Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.

Immagine della settimana

Progetto realizzato da Mariana Martini studio

@ Foto di Mariana Martini Studio

Ci troviamo nella zona giorno di un appartamento milanese.
I toni chiari delle pareti e del pavimento pervadono l’ambiente: carta da parati alternata a intonaco bianco per le partizioni verticali, parquette per il piano di calpestio e controsoffitto bianco.
Il protagonista della foto è il divano leggero e all’apparenza comodo. Un tavolino e un pouf completano la scena.
Sulla destra si trova un mobile disegnato su misura per risolvere uno spigolo sporgente. Le mensole dall’andatura curva sono il posto ideale per appoggiare complementi d’arredo e una piccola lampada. Forse chi si siederà alla sera dopo una lunga giornata di lavoro allungherà la mano per accendere questo piccolo abat-jour e si rilasserà leggendo un libro.
Sulla sinistra si apre una porta con gli stipiti di colore bianco che riprendono il colore dello zoccolino che percorre tutta la stanza. Chissà cosa ci sarà oltre? Un bagno, una cucina, una cameretta?
In secondo piano, uno spazio di passaggio è diventato un’area studio: una consolle con abbinata una sedia blu sul lato sinistro e un ampio specchio sulla parete opposta: forse uno stratagemma per far sembrare questo angolo un po’ più ampio. Idea sobria e geniale.
Sullo sfondo si apre una porta scorrevole vetrata doppia che lascia intravvedere la camera da letto.
Dove sarà la finestra? Forse alle spalle dell’osservatore. Di sicuro la porta a vetri della stanza da letto contribuisce a rischiare l’ambiente lasciandosi attraversare dai raggi del sole. Infatti un’apertura vetrata velata da tende bianche compare sul fondale della foto.

Perché mi ha colpito

Idee originali
Soluzioni salvaspazio
Coerenza compositiva
Vivibilità

Una nuova zona giorno

Il progetto consiste nel ripensamento di tutta la zona giorno e nella creazione di un secondo bagno.

La zona giorno è organizzata come un unico spazio. A destra dell’ingresso è stata collocata la cucina, il tavolo da pranzo fa da filtro tra l’area di preparazione dei cibi e la zona TV. La cucina diventa così il luogo perfetto per cucinare tenendo sott’occhio cosa combinano i bimbi in soggiorno. Alle spalle del divano è stata posizionata una libreria passante ideale per schermare le due zone funzionali del soggiorno senza dividerle fisicamente con una parete: da una parte l’angolo dedicato alla postazione pc e dall’altro la zona conversazione/TV.

Il secondo bagno è stato ricavato in una porzione dell’attuale cucina: è dotato di lavabo, wc, bidet e doccia. La porta si apre su di uno spazio ibrido caratterizzato da un abbassamento del soffitto e che funge da anti bagno. Un’apertura sul soffitto garantisce la luce zenitale in questo piccolo locale. Il bagno principale è stato leggermente ristretto e la posizione del lavabo è stata cambiata per ottimizzare gli spazi.

Lo sgabuzzino esistente è stato preservato in quando indispensabile per nascondere l’aspirapolvere e lo spazzolone per i pavimenti. Inoltre è stato creato nella zona del disimpegno che conduce alla zona notte uno sgabuzzino in quota ideale per riporre le valige o l’albero di Natale.

Il progetto - una nuova zona giorno

 

Una cucina più spaziosa

Una cucina più spaziosa

Richieste della Committenza

La proprietaria vorrebbe avere una cucina più spaziosa per dedicarsi alla sua passione e poter deliziare i propri ospiti. Lo spazio andrebbe ricavato senza rinunciare ad alcuni ambienti ora presenti nell’appartamento: uno studio e tre camere da letto. Inoltre desidererebbe poter disporre di una lavanderia e di un ripostiglio.

Una cucina più spaziosa

Situazione attuale

Descrizione del Progetto

Il progetto prevede la suddivisione dell’appartamento in due zone distinte: giorno e notte

LA ZONA GIORNO

La cucina
Il nuovo ambiente prende il posto di una camera da letto si può accedere dal soggiorno oppure dal disimpegno della zona notte è corredata da un comodo locale dispensa

Il soggiorno
non ha subito grandi variazioni: due porte scorrevoli permetto l’accesso alla cucina

Lo studio
la sua posizione è rimasta invariata

LA ZONA NOTTE

La terza camera da letto è stata posizionata dove prima si trovava la cucina

I bagni e la lavanderia
La zona dei due servizi igienici e del piccolo locale che conteneva la lavatrice è stato ripensato modificando i due bagni esistenti e ampliando la lavanderia.

Una cucina più spaziosa

Il progetto

CONSIDERAZIONI

La planimetria della casa è stata stravolta il meno possibile per diversi motivi:

  1. La struttura portante – Presumibilmente la casa ha una struttura portante costituita da una costola centrale identificata dal muro che definisce il lungo corridoio. Modificarne le aperture o abbaterne alcune porzioni comporta rischi e costi maggiori per la proprietà.
  2. I Bagni – Gli scarichi fognari dei bagni generalmente in questi tipi di casa non sono spostabili. Quindi si è deciso di mantenere la posizione attuale di tutti i wc. Inoltre, per una famiglia di quattro persone la possibilità di avere 3 servizi igienici è un valore aggiunto ed eliminarne uno a mio avviso è una perdita di comodità.

    Una cucina più spaziosa

    Schema funzionale

Progetto di fusione di due appartamenti

Richieste della Committenza

Il committente, prima di procedere all’acquisto dell’appartamento confinante quello in cui abita attualmente, ha chiesto il parere di un architetto per capire se la fusione delle due unità abitative potesse corrispondere alle sue effettive necessità.
Cinque anni fa ha comprato e ristrutturato un trilocale dove attualmente vive composto da un soggiorno, una cucina, due camere e un bagno. L’appartamento limitrofo al suo che è stato messo in vendita è composto da un soggiorno, una cucina, una camera da letto e un bagno.
Le esigenze da soddisfare unendo le due case sono:
– avere due bagni, possibilmente uno con la doccia;
– avere una camera in più da adibire a studio e forse in futuro a camera da letto;
– potere in futuro facilmente separare i due appartamenti nel caso in cui volesse rivenderli
– contenere i costi evitando di intervenire sulla porzione di casa ristrutturata di recente

Fusione di due appartamenti

Situazione attuale

Descrizione del Progetto

Il progetto prevede:

  • Il mantenimento dell’attuale zona notte con 2 camere e 1 bagno e della cucina in quanto sono stati soggetti di una recente ristrutturazione;
  • L’attuale soggiorno viene ampliato e raddoppia la sua dimensione. Si ottiene così la zona pranzo e la zona conversazione/TV;
  • La cucina del bilocale da ristrutturare è trasformata in lavanderia/stireria. Questo permetterà facilmente in futuro di poterla riadibire a cucina nel caso in cui si dovessero separare nuovamente gli appartamenti;
  • Il bagno attualmente usato dal committente potrà essere modificato inserendo una comoda vasca da bagno, eliminando la lavatrice e spostando il lavabo, SI consiglia di cambiare la porta e inserire una a libro;
  • Il secondo bagno è dotato della doccia ricavata in una nicchia;
  • Il locale in più per ora potrà essere adibito a studio o stanza dei giochi;
  • L’ingresso attuale viene mantenuto;
  • L’ingresso del bilocale viene chiuso e la parete dotata di un armadio contenitore;
  • Il corridoio di ingresso verrà aperto verso il nuovo soggiorno con una doppia porta.

Lavori per ripristinare in futuro il bilocale e il trilocale:

  • Ripristino della parete divisoria del soggiorno;
  • Riapertura della porta d’ingresso.

Fusione di due appartamenti

Il progetto di fusione

CONSIDERAZIONI

Si è deciso di intervenire il meno possibile sullo spostamento delle pareti cercando di non stravolgere la planimetria dell’appartamento per due precisi motivi:

  1. Evitare un investimento oneroso alla proprietà
  2. Garantire un facile ripristino della situazione iniziale

 

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Concorso di idee – Riqualificazione dei resti della Torre Civica di Pavia

L’intervento si propone di ridare la completa fruibilità ad un luogo chiuso ormai da anni. L’intento è quello di creare uno spazio espositivo-didattico articolato all’interno dei resti della Torre Civica. Il percorso si snoda attorno ad un setto murario interno della Torre dove trovano posto pannelli espositivi trasparenti accostati alle mura in modo da garantire la lettura dei paramenti murari. I pannelli ospiteranno immagini, foto, disegni e testi che racconteranno le vicende storiche dell’area. E’ prevista inoltre la possibilità di smontare tali pannelli per permettere una semplice sostituzione del materiale esposto.

Riqualificazione dei resti della Torre Civica di Pavia

Il setto, innalzato al centro dei resti della Torre Civica e disposto diagonalmente rispetto all’andamento ortogonale delle mura, presenta una triplice funzione: dovrà guidare il percorso espositivo, permettere la ricollocazione delle lapidi attualmente fissate alla cancellata perimetrale e fornire un richiamo visivo dalla piazza. Questo paramento murario verrà realizzato componendo gabbioni metallici contenenti il materiale di rimanente dal crollo della torre stessa L’idea di utilizzare le macerie della Torre Civica come materiale per creare questo divisorio nasce dalla volontà di voler ricordare e riproporre il passato in modo diverso: la materia del passato viene riproposta tramite una tecnologia nuova.

Riqualificazione dei resti della Torre Civica di Pavia
Le pavimentazioni sono suddivise in tre tipologie a seconda delle zone: l’interno della Torre, l’ingresso ai resti, lo spazio esterno. All’interno della Torre verrà mantenuta la pavimentazione esistente in ciottoli, ripulita e integrata ove necessario. La porzione di pavimentazione corrispondente all’ingresso dei resti sarà realizzata con elementi laterizi al fine di simulare il naturale completamento della Torre. Tutta l’area esterna al perimetro delle mura, verrà resa uniforme con la posa di lastre di serizzo. Le tracce dell’antica pavimentazione in cotto a Sud della torre saranno integrate nella suddetta pavimentazione evitando la formazione di nuovi dislivelli.

Riqualificazione dei resti della Torre Civica di PaviaSi prevede, inoltre, la collocazione di una panchina posizionata parallelamente rispetto alla facciata del Duomo. La seduta verrà realizzata mediante l’affiancamento gli stessi gabbioni metallici riempiti di macerie utilizzati per il setto murario e sormontati da lastre in pietra grigia. Utilizzando sempre gli stessi modulati è stato progettato un portabiciclette da posizionare nella zona meno retrostante l’’area di intervento.
In futuro è ipotizzabile l’utilizzo dello spazio posto lungo via Omodeo, escluso dall’attuale intervento, come zona di naturale completamento della piazza e del percorso didattico-espositivo previsto all’interno dei resti.

Riqualificazione dei resti della Torre Civica di PaviaLe strategie progettuali sono state studiate ponendo particolare attenzione alle problematiche ambientali. La scelta di realizzare gli elementi di arredo urbano attraverso l’utilizzo di gabbioni metallici riempiti con le macerie della Torre permette di utilizzare materiale di recupero ed evitare sprechi di materie prime. Inoltre la decisione di realizzare il sistema di illuminazione attraverso la tecnologia LED permette un notevole risparmio di energia elettrica. Intervenire secondo la filosofia del “minimo intervento” significa, oltre che mantenere per quanto possibile il valore culturale dell’oggetto, rispettare anche le tematiche legate alla salvaguardia ambientale: riusare piuttosto che demolire e ricostruire, minimizzare i consumi di energia, di risorse non rinnovabili.

Per saperne di più…

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