Oggi è una festa controversa: c’è chi non ne può fare ameno, chi la ignora, chi la odia. Nasce come festa cristiana in onore di San Valentino martire da Terni e per tradizione è chiamata la festa degli innamorati. Ecco alcuni spunti per passare una piacevole serata a casa con chi si ama. Spunto 1 – Non cucinare, troppa fatica dopo una giornata piena di impegni e un frigorifero vuoto. Meglio ordinare la cena da asporto dal proprio ristorante preferito. Spunto 2 – Niente regalo, se non ci hai pensato con largo anticipo, altrimenti si rischia di finire alla fiera delle banalità. Fiori, cioccolatini … e compagnia bella. Il regalo migliore è passare del tempo di qualità insieme. Spunto 3 – Apparecchia la tavola in modo diverso dal solito, non è necessario tirare fuori dall’armadio l’argenteria e il servizio buono, se non hai voglia e piacere a farlo. Alcune volte mettere in tavola una tazza comprata insieme durante un viaggio o un souvenir scovato in un mercatino che ci ricorda un’esperienza vissuta insieme alla nostra dolce metà può essere più sorprendete di mille calici in cristallo.
Quante storie può raccontarci una foto? Una, due, tre, mille oppure nessuna. Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.
La foto è stata scattata a Firenze, non so se dalle finestre sia possibile ammirare la Cupola del Brunelleschi* di certo siamo in un appartamento dallo stile moderno. Lo sguarda abbraccia uno scorcio della zona giorno e l’attenzione viene subito catturata dalle plafoniere appese al soffitto. L’accostamento di tre punti luce dalle forme differenti, ma dello stesso colore e materiale garantisce il successo e l’originalità della composizione. Quattro sedie di colore nero, come i lampadari, sono accostate a un tavolo bianco dalle linee semplici, ma decise. In secondo piano una scala a vista in legno, accuratamente disegnata insieme al corrimano che si appoggia esattamente alla mezzeria di ogni gradino, lascia immaginare che al piano superiore sia dedicata la zona notte. A sinistra sullo sfondo si intravvede un angolo della cucina inondata di luce: due ampie finestre con gli infissi tinteggiati di bianco e i pensili dello stesso colore favoriscono il riverbero della luce. Unico elemento che risalta è il paraschizzi disegnato come se fosse un dettaglio di un quadro di Maurits Cornelis Escher** in cui si alternano le tonalità chiare del rosa pastello e del grigio. Guardando con più attenzione il pavimento si può inoltre notare un cambio di materiale tra la zona pranzo e la cucina: da una parte abbiamo un parquette a listelle lunghe, dall’altra sembrerebbe esserci una resina, non appaiono infatti fughe. Idea da copiare: usare il cambio di materiale di rivestimento per definire il cambio di destinazione d’uso di una stanza quando non si ha abbastanza spazio per dividere con porte e pareti.
Perché mi ha colpito
Accostamenti Disegno del paraschizzi Uso dei materiali
**se qualcuno avesse voglia di approfondire la conoscenza dell’artista potrebbe leggere il testo Lo specchio magico di M.C. Escher scritto dal matematico Bruno Ernst suo caro amico.
Quante storie può raccontarci una foto? Una, due, tre, mille oppure nessuna. Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.
Ci troviamo un appartamento a Sanremo (Imperia). Bianco latte, marrone nocciola e azzurro mare: la combinazione di colori messa in gioco per definire questo appartamento. La foto è stata scattata di scorcio e inquadra la zona pranzo e la cucina. L’incontro tra il piano orizzontale e le pareti avviene in maniera netta: niente zoccolino che corre lungo il perimetro della stanza. Il passaggio tra i due materiali e le due funzioni si realizza in maniera decisa. In primo piano è collocato un tavolo bianco dalle linee semplici abbinato a sei sedie modello “Milano”. Sulla destra una porta a finestra incornicia il mare: sembra quasi che si possa toccare. Una ringhiera riporta i pensieri alla realtà e lascia intuire che la casa si trovi a un piano alto di un edificio fronte mare. Infatti, ci troviamo in Liguria dove ogni centimetro disponibile è stato sfruttato in altezza.* In un’ampia nicchia sullo sfondo è situata la cucina: un mobile bianco, che può essere utilizzato come piano di lavoro per preparare pranzi e cene, divide idealmente l’ambiente in due aree funzionali. Inoltre il controsoffitto, collocato solo nella porzione soprastante cucina e zona pranzo, suggerisce che l’altra parte della stanza non inquadrata nella fotografia sia dedicata a una diversa funzione: il soggiorno.
Da architetto apprezzo tantissimo la sincerità nell’uso dei materiali e l’incontro tra pavimento e muri. Inoltre il dettaglio della penisola della cucina che si discosta di pochi centimetri dalla parete per sottolineare sia la diversa funzione dell’elemento sia il materiale differente fa emergere lo studio accurato che il progettista ha dedicato a questo appartamento. Da mamma sempre in bilico tra lavoro, figli e cura della casa, invece, vedo “solo” un problema di gestione: quanta polvere si insinuerà in questo angolino? Quanti piccoli oggetti la mia prole riuscirà a incastrare innocentemente in questa fessura? Quante volte, mentre pulirò il pavimento, maledirò l’assenza dello zoccolino?
Perché mi ha colpito
Coerenza compositiva Semplicità Uso dei materiali
*Per chi avesse voglia e tempo consiglio la lettura del breve romanzo di Italo Calvino La speculazione edilizia
Quante storie può raccontarci una foto? Una, due, tre, mille oppure nessuna. Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.
Oggi siamo in una città portuale: questa Foto è stata scattata a Genova. L’ambiente, all’apparenza semplice, è definito da un pavimento color miele accostato a pareti verticali bianche che alla loro sommità incontrano un soffitto color antracite. Nulla è lasciato al caso. I protagonisti sono quatto sedie in stile scandinavo con la seduta di colore fucsia e le gambe in legno e metallo e una antica madia in legno. Questi arredi accostati a un tavolo moderno risolvono e danno carattere alla zona pranzo. Sulla destra, in una rientranza, ci sono due porte. Chissà cosa si cela dietro? Probabilmente un bagno e una camera da letto. Sempre da questa parte si intravvedono alcuni gradini: una scala collega la zona giorno della casa a un altro livello. Cosa ci sarà al piano superiore? Forse altre stanze per dormire oppure uno studio. Sullo sfondo la parete è interamente occupata dalla cucina: mobili bianchi in cui gli unici elementi che si distinguono sono il forno con il piano cottura e il lavello. A sinistra la luce naturale fa il suo ingresso attraverso una finestra, mentre a destra si incontra una rientranza che potrebbe essere il vestibolo di ingresso. La parte sommitale delle pareti è definita dall’utilizzo di un controsoffitto attrezzato per sfruttare in altezza lo spazio come libreria e come ripostiglio, inoltre serve a delimitare le zone di transito della casa come l’ingresso o l’anticamera.
Devo ammetterlo la mia curiosità mi ha guidata a curiosare la planimetria del progetto per rispondere alle mie domanda. La scala collega l’attico con il tetto dove si apre un ampio terrazzo che si affaccia sul porto di Genova, mentre, come previsto, le porte conducono al bagno e alla stanza da letto.
Perché mi ha colpito
Soluzioni salvaspazio Abbinamento dei colori Rapporto antico/moderno
Quante storie può raccontarci una foto? Una, due, tre, mille oppure nessuna. Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi.
Ci troviamo nella zona giorno di un appartamento milanese. I toni chiari delle pareti e del pavimento pervadono l’ambiente: carta da parati alternata a intonaco bianco per le partizioni verticali, parquette per il piano di calpestio e controsoffitto bianco. Il protagonista della foto è il divano leggero e all’apparenza comodo. Un tavolino e un pouf completano la scena. Sulla destra si trova un mobile disegnato su misura per risolvere uno spigolo sporgente. Le mensole dall’andatura curva sono il posto ideale per appoggiare complementi d’arredo e una piccola lampada. Forse chi si siederà alla sera dopo una lunga giornata di lavoro allungherà la mano per accendere questo piccolo abat-jour e si rilasserà leggendo un libro. Sulla sinistra si apre una porta con gli stipiti di colore bianco che riprendono il colore dello zoccolino che percorre tutta la stanza. Chissà cosa ci sarà oltre? Un bagno, una cucina, una cameretta? In secondo piano, uno spazio di passaggio è diventato un’area studio: una consolle con abbinata una sedia blu sul lato sinistro e un ampio specchio sulla parete opposta: forse uno stratagemma per far sembrare questo angolo un po’ più ampio. Idea sobria e geniale. Sullo sfondo si apre una porta scorrevole vetrata doppia che lascia intravvedere la camera da letto. Dove sarà la finestra? Forse alle spalle dell’osservatore. Di sicuro la porta a vetri della stanza da letto contribuisce a rischiare l’ambiente lasciandosi attraversare dai raggi del sole. Infatti un’apertura vetrata velata da tende bianche compare sul fondale della foto.
Perché mi ha colpito
Idee originali Soluzioni salvaspazio Coerenza compositiva Vivibilità
Un unico ambiente open-space ospita la zona giorno suddivisa solo idealmente in tre parti: la zona cucina con la penisola, la zona pranzo e la zona relax.
Zona notte
Una porta separa la zona living con la zona più privata composta da due camere da letto e due bagni. La camera padronale è corredata da un’ampia cabina armadio e un bagno dedicato dove al posto della comoda doccia è possibile istallare una confortevole vasca da bagno. Nel secondo bagno, senza finestra con aereazione forzata, è stata prevista l’istallazione della lavatrice/asciugatrice.
Il progetto prevede la trasformazione di un appartamento di centocinquanta metriquadri in due unità immobiliari indipendenti con disimpegno di ingresso comune.
Il progetto consiste nel ripensamento di tutta la zona giorno e nella creazione di un secondo bagno.
La zonagiorno è organizzata come un unico spazio. A destra dell’ingresso è stata collocata la cucina, il tavolo da pranzo fa da filtro tra l’area di preparazione dei cibi e la zona TV. La cucina diventa così il luogo perfetto per cucinare tenendo sott’occhio cosa combinano i bimbi in soggiorno. Alle spalle del divano è stata posizionata una libreria passante ideale per schermare le due zone funzionali del soggiorno senza dividerle fisicamente con una parete: da una parte l’angolo dedicato alla postazione pc e dall’altro la zona conversazione/TV.
Il secondo bagno è stato ricavato in una porzione dell’attuale cucina: è dotato di lavabo, wc, bidet e doccia. La porta si apre su di uno spazio ibrido caratterizzato da un abbassamento del soffitto e che funge da anti bagno. Un’apertura sul soffitto garantisce la luce zenitale in questo piccolo locale. Il bagno principale è stato leggermente ristretto e la posizione del lavabo è stata cambiata per ottimizzare gli spazi.
Lo sgabuzzino esistente è stato preservato in quando indispensabile per nascondere l’aspirapolvere e lo spazzolone per i pavimenti. Inoltre è stato creato nella zona del disimpegno che conduce alla zona notte uno sgabuzzino in quota ideale per riporre le valige o l’albero di Natale.
Frazionare il quadrilocale esistente in due appartamenti.
IL PROGETTO
Il progetto prevede la creazione di due ampi bilocali.
L’appartamento A è composto da una zona giorno suddivisa in due parti: l’area dedicata al pranzo e quella dedicata alla conversazione/TV. La parete attrezzata a cucina è nascosta da due brevi pareti e si può prevedere di isolarla completamente alla vista con una parete mobile. Il bagno è preceduto da un disimpegno dove è stata istallata la lavatrice. La camera da letto matrimoniale è provvista di cabina armadio.
L’appartamento B è leggermente più piccolo dell’altro, ma la struttura della zona giorno è simile. Anche in questa soluzione la parete attrezzata a cucina è nascosta alla vista da una breve parete. Un disimpegno permette l’accesso sia al bagno, sia alla camera da letto matrimoniale. In questo spazio oltre a trovare posto un armadio, si suggerisce la creazione di un controsoffitto e la realizzazione di un ripostiglio in quota.
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“Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate”
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