Come rinnovare casa con stile e creatività con un investimento minimo

Vuoi rinnovare il look della tua casa senza spendere una fortuna, ma ottenendo comunque quel famoso “effetto wow” che lascia tutti a bocca aperta? La buona notizia è che non servono grandi budget, ma idee intelligenti, gusto e un pizzico di audacia. Ecco una guida pratica su come trasformare i tuoi spazi con piccoli interventi, massimizzando l’impatto visivo ed emozionale.


1. Colori a Contrasto: una parete può bastare

La pittura è tra gli interventi più economici, ma anche più trasformativi. Scegli una parete e dipingila con un colore audace: blu notte, verde bosco, terracotta o anche un elegante nero opaco. Questo singolo cambiamento può ridefinire l’intera stanza, creando un punto focale d’effetto.

Consiglio extra: Usa il colore anche per porte, battiscopa o soffitto se vuoi osare di più!


2. Illuminazione: il trucco dei professionisti

La luce è ciò che davvero trasforma l’ambiente. Sostituisci i vecchi lampadari con lampade dal disegno più attuale. Hai due strade da seguire: puoi osare con un elemento eccentrico, oppure considerare forme e materiali leggeri. Aggiungi strisce LED dietro la testiera del letto, sotto le mensole o dietro il televisore per un effetto moderno e teatrale.


3. Specchi strategici: luce e profondità

Uno specchio ben posizionato può moltiplicare la luce e dare profondità anche agli spazi più piccoli. Scegli modelli con cornici particolari o realizza un collage di specchi vintage: un vero colpo d’occhio con una spesa contenuta.


4. Arte del fai-da-te

Quadri e stampe personalizzano lo spazio e raccontano chi sei. Puoi acquistare poster artistici online a prezzi irrisori o stampare fotografie in bianco e nero con grande impatto visivo. Vuoi fare da te? Usa vecchie riviste, pagine di libri o disegni astratti realizzati con tecniche semplici come l’ “acrylic pouring”.
Non sai come appendere quadri con stile? Leggi qui.


5. Cuscini e tessili: cambia il look in un attimo

Divani e letti possono sembrare completamente nuovi con una nuova selezione di cuscini, plaid e tende. Gioca con colori, texture e fantasie: mixare il velluto con il lino, il geometrico con il floreale può dare un tocco eclettico e sofisticato.


6. Piante: la natura fa spettacolo

Le piante non solo purificano l’aria, ma arredano. Una grande pianta scenografica in un angolo vuoto, come un ficus, una monstera o un’areca, ha un impatto visivo molto forte. Anche un angolo con tante piantine piccole crea una piacevole “giungla urbana”. Bisogna però ricordarsi di bagnarle!


7. Decluttering e riorganizzazione creativa

A volte l’effetto wow si ottiene togliendo, non aggiungendo: “less is more” (Ludwig Mies van der Rohe). Libera superfici, metti ordine con contenitori belli da vedere, e sfrutta gli spazi verticali, come pareti e porte, per esporre con stile. Il minimalismo ben pensato può stupire tanto quanto un arredamento ricco.


8. Elementi decorativi “inaspettati”

Oggetti curiosi o d’effetto attirano sempre lo sguardo. Una scala in legno usata come porta asciugamani, una vecchia valigia come tavolino, o una cornice vuota appesa al muro possono diventare protagonisti con un po’ di creatività.


Conclusione:

Dare un nuovo look alla tua casa con poco è possibile, e l’effetto stupore è a portata di mano se scegli con cura dettagli visivi forti e originali. Non servono grandi spese, ma un buon occhio e la voglia di sperimentare. La casa parlerà di te, sorprenderà gli ospiti e ti farà innamorare ogni giorno dei tuoi spazi.

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Come leggere una visura catastale – Guida semplice per non addetti ai lavori

La visura catastale è un documento ufficiale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate che contiene informazioni su un immobile o un terreno registrato al Catasto. Anche se a prima vista può sembrare complicata, con qualche spiegazione diventa molto più semplice da capire.

Ecco una guida pratica, punto per punto, per leggere una visura catastale.


1. Dati del richiedente

Questa sezione indica chi ha richiesto la visura. È solo informativa e non riguarda l’immobile.


2. Tipologia di visura

Ci sono diversi tipi di visura:

  • Ordinaria: fornisce i dati aggiornati attuali.
  • Storica: mostra tutte le modifiche nel tempo (proprietari precedenti, variazioni, ecc.).
  • Per soggetto: mostra tutti gli immobili intestati a una persona.
  • Per immobile: fornisce le informazioni relative a un solo bene.

3. Dati identificativi dell’immobile

Questa è la parte fondamentale, che identifica l’immobile in modo univoco. Comprende:

  • Comune catastale: il comune dove si trova l’immobile.
  • Sezione urbana (se presente): una sottozona del comune.
  • Foglio: una mappa catastale che rappresenta una parte del territorio comunale.
  • Particella (o mappale): è il numero che identifica il terreno o il fabbricato su quella mappa.
  • Subalterno (sub): è il numero che distingue le unità immobiliari all’interno di uno stesso fabbricato (es. un appartamento in un condominio).

4. Dati dell’intestatario (o intestatari)

Qui si trovano il/i proprietario/i dell’immobile, o chi ha altri diritti (usufrutto, uso, ecc.). Vengono indicati:

  • Nome e cognome
  • Codice fiscale
  • Quota di proprietà (es. 100%, 50%, ecc.)

5. Categoria catastale

Indica il tipo di immobile:

  • A: abitazioni (es. A/2 = civile abitazione, A/3 = economica, A/10 = ufficio)
  • B: immobili collettivi (es. scuole, ospedali)
  • C: magazzini, negozi, garage, ecc.
  • D/E: immobili a uso speciale o industriale

6. Rendita catastale

È un valore in euro che serve come base per calcolare le imposte sulla casa (IMU, TASI, ecc.). Non è il valore di mercato dell’immobile.


7. Indirizzo

Indica l’ubicazione dell’immobile: via, numero civico, scala, interno.


8. Superficie catastale (non sempre presente)

In alcune visure, specialmente per immobili urbani, può essere indicata anche la superficie in metri quadrati. Attenzione: può differire dalla superficie commerciale usata per vendere o affittare l’immobile.


9. Note

Eventuali annotazioni come frazionamenti, fusioni, rettifiche, variazioni, ecc.


Conclusione

Anche se ricca di termini tecnici, la visura catastale è in realtà una “carta d’identità” dell’immobile. Leggendola con calma, si può scoprire chi è il proprietario, di che tipo di immobile si tratta, dove si trova e qual è la sua rendita fiscale.

Perché scegliere un sistema di filtrazione dell’acqua domestica?

L’acqua che beviamo ogni giorno ha un impatto diretto sulla nostra salute, sulle nostre abitudini quotidiane, sul portafoglio e persino sull’ambiente. Sempre più persone stanno considerando l’installazione di un sistema di filtrazione dell’acqua domestica. Perché cambiare abitudini? Ecco alcune domande da porsi prima dell’acquisto.

Quanta fatica si fa a comprare l’acqua in bottiglia?

Acquistare acqua in bottiglia può sembrare una soluzione comoda, ma è davvero così? Ogni settimana (o anche ogni giorno) caricare confezioni pesanti dal supermercato all’auto e poi in casa può diventare un’attività faticosa, soprattutto per chi vive ai piani alti o ha una famiglia numerosa. Un sistema di filtrazione elimina del tutto questa incombenza: basta aprire il rubinetto.


Quanto si spende?

Oltre alla fatica fisica, c’è anche un costo economico. Facciamo un rapido esempio: una famiglia di 3 persone che consuma circa 2 litri di acqua al giorno a testa spende tra i 300 e i 600 euro l’anno in acqua in bottiglia, senza contare il costo della benzina per raggiungere il supermercato e il tempo speso. Un buon sistema di filtrazione ha un costo iniziale (pagabile a rate) e richiede solo una minima manutenzione annuale (cambio dei filtri). In pochi mesi può ripagarsi da solo.


Quanto influisce sul benessere fisico l’acqua che si beve e si usa per cucinare?

L’acqua del rubinetto è potabile nella maggior parte delle zone d’Italia, ma può contenere cloro, metalli pesanti o residui di sostanze chimiche che, pur essendo nei limiti di legge, possono alterarne il gusto o avere effetti sul lungo periodo. Un buon sistema di filtrazione (a carbone attivo, a osmosi inversa o a microfiltrazione) può migliorare la qualità dell’acqua, rendendola più gradevole da bere e più sicura per cucinare. Bere acqua più pura può anche incentivare a idratarsi meglio durante la giornata, migliorando il benessere generale.


Quanto impatto ambientale genera l’acqua imbottigliata?

Un altro aspetto fondamentale da considerare è l’impatto ambientale. Le bottiglie di plastica, anche se riciclate, richiedono grandi quantità di energia per la produzione, il trasporto e lo smaltimento. L’Italia è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia in Europa: scegliere di filtrare l’acqua del rubinetto significa ridurre drasticamente la quantità di plastica utilizzata e contribuire concretamente alla lotta contro l’inquinamento e il cambiamento climatico. È una scelta che fa bene non solo a noi, ma anche al pianeta.


In conclusione, scegliere un sistema di filtrazione dell’acqua domestica non è solo una questione economica o pratica: è una scelta consapevole che tocca salute, ambiente e qualità della vita. Scegliere di installare un sistema di filtrazione domestico dell’acqua permette benefici immediati e a lungo termine.

Preparare la casa alla vendita: il primo passo verso il successo

Vendere una casa non è solo una transazione: è un processo che richiede strategia, cura dei dettagli e un pizzico di empatia. Spesso, ciò che fa davvero la differenza tra un annuncio che passa inosservato e uno che conquista subito l’interesse degli acquirenti è la presentazione dell’immobile.

Perché preparare la casa alla vendita è fondamentale?

Quando un potenziale acquirente visita una casa, la prima impressione è tutto. In pochi secondi si forma un giudizio che può determinare il proseguimento della trattativa o la sua chiusura immediata. Preparare adeguatamente la casa significa:

  • Valorizzare gli spazi: ambienti ordinati, luminosi e ben arredati aiutano chi visita l’immobile a immaginarsi già lì, vivendo la quotidianità.
  • Ridurre i tempi di vendita: una casa ben presentata si vende più velocemente perché attira maggiore interesse e genera un impatto positivo immediato.
  • Aumentare il valore percepito: piccole migliorie, un po’ di home staging e una buona cura estetica possono far percepire l’immobile come più curato e desiderabile, giustificando un prezzo più alto.
  • Differenziarsi dalla concorrenza: in un mercato spesso saturo, un immobile pronto a colpire al primo sguardo fa la differenza.

Come si prepara una casa alla vendita?

Non si tratta solo di pulire e mettere in ordine. Una preparazione efficace prevede:

  • Decluttering: eliminare oggetti personali e superflui per dare spazio alla fantasia del compratore.
  • Ritocchi e manutenzioni: sistemare piccoli difetti che potrebbero distogliere l’attenzione.
  • Styling e arredo: utilizzare arredi neutri, luci calde e dettagli che valorizzino ogni ambiente.
  • Servizi fotografici e tour virtuali professionali: un’immagine vale più di mille parole, soprattutto online.

Preparare la casa alla vendita non è un costo, ma un investimento. Affidarsi a professionisti del settore, come un home stager, permette di massimizzare il valore percepito di un immobile e vendere nel minor tempo possibile e al miglior prezzo.


Il ruolo dell’home stager: valorizzare senza stravolgere

L’home stager è un professionista specializzato nella presentazione strategica degli immobili destinati alla vendita o all’affitto. Il suo obiettivo non è quello di ristrutturare, ma di valorizzare gli ambienti esistenti, rendendoli più accattivanti, neutri e funzionali agli occhi del maggior numero possibile di potenziali acquirenti.

Con un occhio attento al design, all’illuminazione, ai colori e alla disposizione degli arredi, l’home stager trasforma l’immobile in una “casa da copertina” – senza stravolgerne la struttura, ma migliorando la percezione degli spazi e facilitando l’identificazione emotiva del visitatore.

Costi contenuti, ritorni elevati

Spesso si pensa che l’home staging sia un lusso, ma è esattamente il contrario: si tratta di un investimento mirato e temporaneo, con un elevato ritorno economico. Secondo le statistiche del settore:

  • Un immobile sottoposto a home staging si vende mediamente fino al 50% più velocemente rispetto a uno non preparato.
  • Il prezzo di vendita può aumentare dal 5% al 10%, grazie a un miglioramento della percezione del valore.
  • I costi variano a seconda delle dimensioni e delle esigenze dell’immobile, ma sono nettamente inferiori rispetto a una riduzione di prezzo o a mesi di invenduto.

In molti casi, bastano interventi leggeri: una riorganizzazione degli arredi esistenti, qualche elemento decorativo, illuminazione mirata e servizi fotografici professionali. L’home staging non maschera i difetti, ma esalta i punti di forza dell’immobile, aiutando i possibili acquirenti a vederne il potenziale.

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Strategie e tecniche per confezionare la casa, venderla meglio e più velocemente

Home Staging: L’arte di mettere in scena l’immobile: Un po’ fiaba un po’ magia

Come Appendere Quadri con Ordine e Armonia: guida Pratica per una Parete da Rivista

Appendere quadri in una stanza può trasformare uno spazio anonimo in un ambiente ricco di personalità e stile. Tuttavia, senza alcune semplici accortezze, il rischio è quello di ottenere una parete che sembra un’accozzaglia casuale di cornici anziché un’espressione armoniosa del proprio gusto. In questo articolo si svelano i trucchi su come disporre i quadri in modo ordinato ed esteticamente coerente, anche se non si ha una laurea in interior design.


1. Scegliere un filo conduttore

Il primo passo per evitare il caos visivo è trovare un tema comune ad esempio:

  • Una palette di colori (es. toni neutri, pastello, o bianco e nero)
  • Uno stile di illustrazione o fotografia
  • Cornici simili (stesso materiale o colore)
  • Un soggetto ricorrente (paesaggi, ritratti, astratti)

Una coerenza anche solo su uno di questi aspetti aiuta a dare un senso di unità alla composizione.


2. Definire la zona e prendere le misure

Altra scelta da ponderare è stabilire dove si vuole appendere i quadri e misurare con precisione lo spazio a disposizione. È utile segnare l’area con del nastro carta direttamente sulla parete o usare del cartone per simulare la disposizione delle cornici a terra.

Ricorda:

  • Lasciare sempre un po’ di “respiro” attorno al gruppo di quadri.
  • Se si appende sopra un mobile, come un divano o una credenza, meglio lasciare almeno 15-20 cm tra il bordo superiore del mobile e il bordo inferiore del primo quadro.

3. Scegliere una disposizione armoniosa

Ci sono vari schemi collaudati che si possono usare:

• Disposizione a griglia

Ideale per quadri delle stesse dimensioni. Dona un effetto ordinato e moderno.

• Disposizione a linea centrale

Si allineano i quadri lungo un asse centrale orizzontale (o verticale), bilanciando simmetrie e dimensioni.

• Disposizione “salon style” (a parete piena)

Quadri di varie misure disposti in modo apparentemente casuale, ma sempre bilanciati. L’ideale è partire dal centro e costruire attorno, mantenendo simmetria visiva.

• Disposizione a dritta d’altezza

Mantenere il centro del quadro a circa 145-150 cm da terra, ovvero all’altezza media degli occhi, è una regola d’oro.


4. Usare la carta per fare delle prove

Si possono tagliare sagome di carta delle dimensioni dei tuoi quadri e fissarle con nastro carta alla parete per vedere l’effetto prima di bucare il muro. In alternativa, esistono app gratuite che ti permettono di simulare la composizione fotografando la parete.


5. Ultimi consigli pratici

  • Evitare di appendere quadri troppo piccoli su pareti molto grandi (si “perdono” visivamente).
  • Unire quadri piccoli in gruppi per dargli più peso.
  • Usare livella e metro per un risultato preciso.
  • Non esagerare con le distanze: tra 5 e 10 cm tra un quadro e l’altro è ideale.

Conclusione

Appendere quadri con gusto non è un’arte riservata agli esperti: con un po’ di metodo, puoi trasformare le tue pareti in gallerie che parlano di te e della tua estetica. Ricorda, ordine e armonia non significano rigidità: anche la creatività può essere ben organizzata.


Vorresti anche tu una parete da rivista? Contattaci per progettare una composizione specifica con le misure reali della tua parete…

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Cornici portafoto Nere

Cornici in legno

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Il ruolo dell’architetto nella ristrutturazione di un appartamento

Perché affidarsi a un professionista fa la differenza?

Ristrutturare un appartamento è un progetto che coinvolge aspetti pratici, estetici, tecnici ed emotivi. Sia che si tratti di un piccolo intervento o di una trasformazione completa, la presenza di un architetto rappresenta un valore aggiunto imprescindibile. Questo professionista non si limita a “disegnare la casa”, ma svolge un ruolo centrale in tutte le fasi del processo.

1. Progettazione personalizzata e ottimizzazione degli spazi
Uno dei principali vantaggi nell’affidarsi a un architetto è la possibilità di avere un progetto su misura, studiato sulle reali esigenze di chi andrà ad abitare la casa. L’architetto è in grado di reinterpretare gli spazi, migliorare la funzionalità degli ambienti, aumentare la luminosità naturale e rendere ogni area coerente con lo stile di vita di chi ci abita.

2. Competenze tecniche e normative
Dietro a ogni ristrutturazione si nascondono vincoli normativi, permessi edilizi e pratiche burocratiche. L’architetto conosce le leggi urbanistiche e le norme tecniche, garantendo il rispetto delle regole e riducendo il rischio di errori o ritardi. Inoltre, sa consigliare su come intervenire su impianti, strutture e soprattutto materiali, assicurando qualità e sicurezza.

3. Coordinamento dei lavori e gestione del cantiere
Uno degli aspetti più critici di una ristrutturazione è il coordinamento tra le varie figure coinvolte: muratori, idraulici, elettricisti, fornitori. L’architetto svolge un ruolo di regia, supervisionando il cantiere, controllando l’avanzamento dei lavori e risolvendo eventuali imprevisti. Questo permette al cliente di affrontare il percorso con maggiore serenità.

4. Ottimizzazione dei costi e valorizzazione dell’immobile
Un progetto ben studiato evita sprechi e spese superflue. L’architetto aiuta a definire un budget realistico, suggerisce soluzioni alternative più economiche ma ugualmente valide, e valorizza l’immobile aumentandone il valore nel tempo.

5. Estetica e innovazione
Un architetto è aggiornato sulle ultime tendenze, sui materiali innovativi e sulle tecnologie più sostenibili. Il risultato finale sarà non solo funzionale, ma anche armonioso, moderno e durevole.

Conclusione
Affidarsi a un architetto nella ristrutturazione di un appartamento non è un lusso, ma una scelta intelligente. Significa avere al proprio fianco un esperto capace di tradurre idee e bisogni in un progetto concreto, evitando errori, risparmiando tempo e denaro, e raggiungendo un risultato di qualità. In un mercato immobiliare sempre più esigente, la figura dell’architetto è una garanzia di successo.

In sintesi
Ristrutturare un appartamento è un’occasione per valorizzare gli spazi, migliorarne la funzionalità e aumentare il valore dell’immobile. In questo processo, l’architetto gioca un ruolo fondamentale: non solo interpreta le esigenze del committente traducendole in soluzioni estetiche e pratiche, ma coordina anche gli aspetti tecnici, normativi e burocratici dell’intervento. Affidarsi a un architetto significa ottimizzare tempi e costi, evitare errori progettuali e ottenere un risultato coerente, sicuro e personalizzato. Grazie alla sua formazione, il professionista garantisce la qualità del progetto, la corretta gestione delle imprese e il rispetto delle normative edilizie. Inoltre, può suggerire materiali e soluzioni innovative che un privato difficilmente conoscerebbe. In sintesi, l’architetto non è un costo in più, ma un investimento per ristrutturare con criterio e tranquillità.

Acqua di qualità dal rubinetto di casa…

L‘acqua è un elemento essenziale per la vita e svolge un ruolo cruciale nel mantenere il nostro corpo in salute. Un adulto dovrebbe bere almeno due litri di acqua al giorno, infatti una corretta idratazione serve all’organismo per mantenere giovani organi e tessuti. Bere quindi diventa un’azione quotidiana fondamentale.

Decidere di installare un purificatore sul rubinetto della cucina potrebbe fare la differenza. Infatti, l’acqua dell’acquedotto che usiamo per cucinare, per lavare le verdure, per fare una tisana o un caffè contiene numerose impurità che vengono assorbite dal nostro organismo.

Sul mercato esistono molteplici modelli che con sistemi diversi trattano l’acqua.

In questo articolo analizziamo il sistema HYDROPURA di SNEP, azienda italiana 100% made in Italy.

Hydropura è una macchina con impianto a osmosi inversa e idrogenazione.

Purifica attraverso il processo di osmosi inversa: l’unico sistema capace di eliminare il 95%-99% di sostanze tossiche, virus e batteri. Generalmente i depuratori agiscono sul contenuto di calcare, invece in questo caso vengono rimosse tutte le eventuali particelle residue in sospensione, cloro, solventi clorurati, ferro, piombo e colonie di batteri comuni. Il processo prevede di non intervenire sulla concentrazione di oligoelementi, come previsto per legge, e l’acqua ottenuta avrà un residuo fisso bassissimo.

Idrogenizza l’acqua precedentemente osmotizzata per arricchirla di idrogeno, senza alterare il suo PH, e ottenere un’acqua pura da bere.

Il macchinario, dalle dimensioni contenute (44,5 cm x 41,0 cm x 10,5 cm), viene istallata sotto il lavello della cucina, e un rubinetto a due uscite permette di avere da un lato l’acqua osmotizzata e dall’altro l’acqua idrogenata.

L’acqua osmotizzata si usa per cucinare, lavare le verdure, fare il caffe e in tutti i casi in cui l’acqua va scaldata.

L’acqua idrogenata è perfetta per essere bevuta a temperatura ambiente o fresca da frigorifero. Se scaldata l’idrogeno evapora e perde le sue qualità.

Scrivi a info@myhousemystyle.com per saperne di più senza alcun impegno

Eclisse di sole o di luna? Di lampada…

Creata nel 1965 dal designer Vico Magistretti per l’azienda Artemide, la lampada Eclisse è un’icona del design italiano del XX secolo progettata per fornire un’illuminazione morbida e diffusa. Nel 1967 vince il Premio Compasso d’oro e fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMa di New York, oltre a essere stata esposta in numerosi musei dedicati al design in tutto il mondo.

@Artemide ECLISSE table lamp by night, foto di MyHouseMyStyle

La lampada Eclisse è una lampada da tavolo alta 18 centimetri e larga 12 centimetri composta da tre elementi: base, calotta esterna fissa e calotta interna mobile. Questo sistema permette al fruitore di decidere autonomamente la quantità di luce desiderata sovrapponendo alla fonte di luce diretta la calotta sferica opaca, che se viene completamente ruotata simula un’eclissi totale e appare solo un bagliore sferico.

La lampada Eclisse è diventata un oggetto di culto per gli amanti del design, grazie alla sua forma elegante e alla sua funzionalità innovativa, e ancora oggi è un prodotto di grande successo. Nel corso degli anni, questa lampada è stata riproposta in numerose versioni, con differenti finiture e colori.

@ copyright Artemide

Grazie alla sua eleganza discreta e alla sua versatilità la lampada Eclisse è diventata un’icona del design italiano e un oggetto di desiderio per gli appassionati di design di tutto il mondo.

San Valentino a casa

San Valentino a casa

Oggi è una festa controversa: c’è chi non ne può fare ameno, chi la ignora, chi la odia. Nasce come festa cristiana in onore di San Valentino martire da Terni e per tradizione è chiamata la festa degli innamorati.
Ecco alcuni spunti per passare una piacevole serata a casa con chi si ama.
Spunto 1 – Non cucinare, troppa fatica dopo una giornata piena di impegni e un frigorifero vuoto. Meglio ordinare la cena da asporto dal proprio ristorante preferito.
Spunto 2 – Niente regalo, se non ci hai pensato con largo anticipo, altrimenti si rischia di finire alla fiera delle banalità. Fiori, cioccolatini … e compagnia bella. Il regalo migliore è passare del tempo di qualità insieme.
Spunto 3 – Apparecchia la tavola in modo diverso dal solito, non è necessario tirare fuori dall’armadio l’argenteria e il servizio buono, se non hai voglia e piacere a farlo. Alcune volte mettere in tavola una tazza comprata insieme durante un viaggio o un souvenir scovato in un mercatino che ci ricorda un’esperienza vissuta insieme alla nostra dolce metà può essere più sorprendete di mille calici in cristallo.


Colorful and cool

Quante storie può raccontarci una foto?
Una, due, tre, mille o nessuna.
Dipende tutto dall’occhio dell’osservatore che può decidere se passare oltre oppure fermarsi un attimo e analizzare con più attenzione cosa scorre davanti ai propri occhi

Immagine della settimana

Progetto realizzato da SusieNovakInteriors

@ Foto di SusieNovakInteriors

Musica, colore e calore per ore piacevoli di relax: queste sono le sensazioni che trasmette questo ampio e soleggiato soggiorno.
La luce della primavera entra allegra dalle ampie finestre sullo sfondo che inquadrano un rigoglioso e verdeggiante giardino. Appese alla parete tre chitarre fanno compagnia a un pianoforte a muro che si scorge in una nicchia. Il proprietario forse è un musicista oppure un appassionato che si diverte ad accarezzare corde tese e tasti bianchi per la gioia degli amici?
Un divano in stoffa a mezza luna accostato a una poltrona dalla struttura leggera e a due pouf di colore ottanio sfumato sembra raccontare di serate passate insieme tra chiacchere e musica accompagnati dallo scoppiettare della legna nel camino a parete protetto da una lastra di vetro che ne aumenta sia l’efficienza sia la sicurezza. Due vasi, uno bianco e uno corallo, dalle diverse dimensioni sono appoggiati su un tavolino leggero ovale e sono abbinati ad alcuni cuscini che ne richiamano il colore.
Il pavimento è in legno chiaro e le doghe sono lunghe e strette, mentre soffitto e pavimenti sono tinteggiati di bianco.

Perché mi ha colpito

Complementi d’arredo
Chitarre

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