Nov 25, 2016 - 0 Comments - Sostenibilità -

[AE] N’Orma: da luogo di lavoro a luogo di riposo

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Nel ragusano, sulle colline dei Monti Iblei, sorgeva un piccolo baglio contadino costruito per amministrare i terreni circostanti. L’edificio, abbandonato da tempo e destinano all’oblio, oggi è rinato grazie all’intervento dell’architetto Patrizia Sbalchiero, che con estrema pazienza e dedizione è riuscita a ridare vita al gruppo di edifici trasformandoli in luogo dedicato all’ospitalità.

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Il progettista è riuscito a coniugare la vocazione rurale della dimora, immersa tra distese di ulivi e vigneti e circondata da mandorli, aranci e limoni, e i materiali della tradizione con le moderne esigenze abitative. I piccoli volumi, che costituivano il modesto agglomerato contadino, caratterizzati dall’alternanza di muri in pietra a vista e muri intonacati di bianco con i tetti in legno a doppio spiovente, sono stati ripristinati, mentre per adeguare gli interni è stato necessario creare nuove aperture. Le ampie finestre mettono in relazione gli spazi abitativi con la natura circostante annullando il concetto di separazione tra interno ed esterno.

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Il volume principale, che si sviluppa su due livelli, ospita al piano terra la cucina, la sala da pranzo, il soggiorno, la biblioteca e la zona notte padronale, mentre al piano superiore, al quale si accede attraverso una scala esterna, si trovano spazi dedicati all’accoglienza degli ospiti di passaggio. Nelle altre piccole costruzioni, che sorgono intorno all’antica corte, sono stati ricavati piccoli appartamenti indipendenti. Gli ambienti si presentano spogli: le pareti sono tinteggiate di colore bianco, i soffitti sono in gesso e canne e gli arredi prediligono le linee semplici. Unico elemento decorativo sono le piastrelle di Caltagirone utilizzate per alcune pareti e per gli elementi nei bagni.

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Il vero protagonista di tutto il progetto è il paesaggio circostante tra spazi rigorosamente addomesticati e natura incolta: da un lato l’antico palmento dove si affumicava la ricotta e i regolari filari di ulivi, dall’altro le colline sconfinate.

Scritto da Chiara Nicora
Fonte https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/progetti/in-italia/sicilia-recupero-baglio-819/
Crediti Fotografici © Davide Groppi e Max Zandelli

 

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