Ago 15, 2015 - 0 Comments - Vita da architetto -

Chiesa di San Lorenzo in Monluè (MI)

S Lorenzo MonluèQuante volte percorrendo la tangenziale Est ho visto il classico segnale verticale a fondo marrone che indica  località o punti di interesse storico, artistico e culturale annunciarmi che nei pressi dell’uscita C.A.M.M. si trova lAbbazia Mounluè? Quante volte mi sono ripromessa di fermarmi a visitare il luogo, ma tutte le volte ero troppo presa dalla fretta e dagli impegni? Oggi ho finalmente deciso che era il giorno giusto per passare un pomeriggio ad esplorare Monluè.

Arrivando con l’auto, una volta attraversata un’area industriale, ci si immette su una stretta strada. Una volta percorsi pochi metri all’inizio di una curva si nota l’imponente campanile quadrangolare in laterizio decorato con archetti pensili. Nessuna anima viva nelle vicinanze: il tempo sembra scandito dal gorgoglio di una fontanella che ci invita a leggere la stele con la descrizione del sito.

Isolato e accerchiato da un lato dalla Tangenziale e dall’altro dal fiume Lambro il complesso abbaziale è costituito dalla chiesa di San Lorenzo e dagli edifici che nel tempo sono stati tramutati da monastero in grangia. La chiesa, fondata nel 1267 dagli Umiliati di S. Maria di Brera, nei secoli ha subito S Lorenzo Monluè02diversi interventi. Nel 1584 fu ampliata e trasformata in parrocchia: in quell’occasione l’apparato decorativo interno fu rimaneggiato e modificato. Tra il seicento e il settecento furono invece aggiunte le quattro cappelle laterali quadrangolari. fu inserito l’organo sopra l’ingresso e furono chiuse le aperture finestrate della facciata. Infine, nel 1877  fu restaurata. L’interno è costituito da un’unica navata con soffitto ligneo a cassettoni. L’altare è posto all’interno di un’abside rettangolare con volta a crociera archiacuta con costoloni in cotto.

La grandiosità degli edifici annessi destinati ai monaci e ai contadini che curavano l’estesa proprietà agricola lasciano immaginare il fervente lavoro che ogni giorno impegnava gli abitanti nel luogo nella cura dei campi. Purtroppo oggi tutto sembra abbandonato. I resti del Mulino, che vengono citati nella descrizione apposta all’ingresso, non sono visibili così come la corte interna attorno a cui si sviluppa la grangia Mounluè.

S Lorenzo Monluè03Alle spalle del complesso si estende l’omonimo parco: sentieri, prati e alberi ad alto fusto punteggiano il paesaggio, il rumore dell’acqua allieta la passeggiata, purtroppo l’odore acre del Lambro inquinato rende spiacevole trattenersi più a lungo in questo luogo.

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