Lug 17, 2015 - 0 Comments - Vita da architetto -

In una notte d’estate a Palazzo Reale

Palazzo_Reale_-_Scala_scenica_large

Foto di © Andrea Magarini

In una calda notte d’estate milanese tre amici decidono di passare qualche ora in compagnia di Leonardo Da Vinci. Tra pochi giorni, infatti, chiuderà la mostra dedicata al genio vinciano a Palazzo Reale. Armati di pazienza ci mettiamo in coda tra una folla eterogenea di adulti e bambini. Un’addetta molto cordiale ci avvisa che l’attesa durerà circa 20 minuti: il tempo necessario per guardarsi intorno e sbirciare l’ingresso alla maestosa scalinata neoclassica che conduce alla biglietteria.

 

Iniziamo la visita con cuffie e telecomando pronti a digitare il tasto per sentire le descrizioni e i commenti del curatore. Tutti i visitatori si muovono insieme alla caccia del numero magico associato ad alcune opere scelte nelle varie sale quasi dimenticandosi degli altri capolavori appesi alle pareti. Decido di lasciarmi guidare dall’istinto e dallo stupore e non dalla conoscenza: di Leonardo e del suo genio si è detto e scritto tantissimo e tutto il suo lavoro continua ad essere oggetto di indagini e studi.

Vago nelle sale con il tipico passo da museo e riconosco i diversi lavori visti e rivisti riprodotti nei libri cercando di arrestare lo sguardo su tutti quei dettagli indistinguibili nelle foto come la flora, la fauna, i paesaggi inquadrati in piccole finestre o i minuscoli personaggi che animano gli sfondi. Nelle sale si susseguono anche opere di diversi artisti attivi nel rinascimento e nelle epoche successive: un peccato che vengano menzionate solo in minima parte sia nel sito dedicato alla mostra sia nelle recensioni. Si possono ammirare, infatti, opere di Botticelli, di Bramante, di Bellini, di Corot solo per citarne alcuni.

L’allestimento è essenziale e si armonizza bene con i maestosi ambienti: i colori dei pannelli variano dalle tonalità dell’azzurro carta da zucchero al blu cadetto che dialogano amichevolmente con le pareti tinteggiate di bronzo antico sulle quali spiccano i bianchi dettagli neoclassici.

La città ideale Galleria_Nazionale_delle_Marche_Urbino

Autore: sconosciuto – Data: tra il 1480 e il 1490 – Dimensioni: 67,5×239,5 cm – Ubicazione: Galleria Nazionale delle Marche, Urbino

Ormai esausta esausta fisicamente e mentalmente entro in una sala dove la mia attenzione viene folgorata dalla vista del celebre e anonimo dipinto su tavola della Città Ideale. Quale emozione contemplare dal vivo un’opera che troneggiava sul libro di storia della scuola media quando pensavo che fosse una semplice illustrazione senza valore e che poi è stata la protagonista dei miei studi di architettura e dei miei vagabondaggi per borghi toscani alla ricerca dei riferimenti nel mondo reale!

Camille_Corot_-_Woman_with_a_Pearl

Autore: Jean-Baptiste Camille Corot- Data: tra il 1868 e il 1870 – Ubicazione: Musée du Louvre., Parigi

La visita volge ormai al termine e l’ultima immagine della mostra che mi rimane impressa è la “Donna con una perla” di Corot. Mi ricongiungo con i miei due amici: abbiamo vagato per ore nelle stesse sale scambiandoci poche parole e ora fuori dal palazzo alla ricerca di una fontanella per ristorarci ancora non riusciamo a parlare piacevolmente storditi non dal caldo, ma dalla visita al museo.

 

 

 

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